Guide alle ebike
Chiarezza sui termini e sull'utilizzo del mezzo elettrico del momento

E-bike, bici elettrica e bici a pedalata assistita

Differenza tra e-bike, bici elettrica e bici a pedalata assistita

Il mezzo elettrico in questione è dotato di due ruote, due pedali, un motore elettrico e una batteria integrata al telaio. In parole molto semplici questa è una e-bike, anzi una bici elettrica, anzi… una bici a pedalata assistita. Perché sciolti i dubbi sui pregi del mezzo del momento, bisogna trovare un accordo sul come chiamarlo e sulle norme che regolamentano il suo utilizzo. Andiamo a vedere le differenze dei termini.

Cos'è una e-bike?

La tipologia di bici con motore elettrico più diffusa è la bici a pedalata assistita, chiamata anche e-bike (le due parole sono sinonimi, così come pedelec). Una e-bike è una bicicletta a dotata di un motore elettrico, una batteria al litio e una serie di sensori che hanno il compito di rilevare istantaneamente la forza che viene applicata sui pedali per comunicare con la centralina, che definisce l’assistenza da dare ciclista durante la pedalata. La funzione di assistenza alla pedalata viene chiamata “pedalata assistita“.

Una e-bike è come una comune bicicletta finché non si mette in funzione il motore; nel momento in cui si mette in azione il motore, il ciclista viene “assistito” nello sforzo della pedalata con il vantaggio di poter mantenere sempre il proprio ritmo e di andare più veloce! Tramite il display posizionato sul manubrio è possibile aumentare o diminuire manualmente il livello di potenza richiesta al motore. Il numero di impostazioni della e-bike dipende dal produttore e dal tipo di assetto. Generalmente, anche le bici elettriche di bassa fascia, consentono di scegliere tra almeno tre livelli di assistenza elettrica: eco, sport (o trail) e turbo (o boost).

Le batterie più recenti sono portatili. Per ricaricarle è necessaria una semplice presa di corrente. La sua autonomia dipende da diversi fattori. Tra questi, oltre che dall’usura, anche dal suo utilizzo: infatti, se si imposta il livello “turbo” per tutta la durata del percorso la batteria si scaricherà velocemente. Volendo fare una media, generalmente con una sola carica si riesce a fare circa una cinquantina di chilometri.

Una e-bike può essere una bici da città, una mountain bike, una bici da corsa: motore e batteria possono essere applicati a qualsiasi tipologia.

Le normative sulle e-bike

La legge che regolamenta l’utilizzo delle e-bike è l’articolo 50 del Codice della Strada. L’articolo in questione è molto chiaro nel fare distinzione tra bici muscolare e bici a pedalata assistita: “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione e’ progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. I velocipedi a pedalata assistita possono essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità  il veicolo non superi i 6 km/h”.

A livello europeo la normativa che regolamenta e definisce le e-bike è la direttiva europea 2002/24. La normativa europea afferma che le e-bike o “biciclette a pedalata assistita” o EPAC (Electric Pedal Assisted Cycle) o pedelec sono mezzi “dotati di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kW la cui alimentazione è progressivamente ridotta e infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”. La normativa, quindi, non prevede né l’omologazione né la targa, in accordo con lo standar europeo EN 15194.

Cos'è una bici elettrica

Definita cosa sia la e-bike/bicicletta a pedalata assistita, possiamo definire ora cos’è un bicicletta elettrica, nota anche come “speed pedelec”. Questo mezzo è una bicicletta assimilabile ai ciclomotori: non c’è alcun rapporto tra pedalata e motore; infatti per metterla in moto non c’è bisogno di pedalare.

Le biciclette elettriche non rientrano nella definizione della direttiva 2002/24 e rientrano in un regolamento d’omologazione che le suddivide in L1eA e L1eB.

  • Le L1eA sono cicli a due o tre ruote progettati con la trazione a pedale dotati di motore elettrico ausiliario di potenza nominale inferiore a 1000 W ed in grado di esprimere velocità massima di 25 km/h.
  • Le L1eB sono i cicli a due o tre ruote dotati di motore elettrico con potenza nominale continua massima sino a 4000 W e velocità di costruzione non superiore ai 45 km/h.

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